di Andrea Senesi
Metrò Milano, il governo finanzia il sistema di trasporti con 732 milioni di euro: finanziati il prolungamento della linea 1 rossa fino a Baggio-Olmi-Valsesia, la M3 gialla fino a Paullo e la tratta M4 blu da Linate a Segrate. Spunta il metrò del «ramo sud»: via al progetto di fattibilità
Tre prolungamenti, una linea da tracciare e un deposito. Ieri da Roma sono arrivati i soldi per i nuovi chilometri di metropolitane. L’annuncio ufficiale è toccato al ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini: Milano beneficerà di 732 milioni di euro con Roma (1,7 miliardi di euro), Napoli (794,9 milioni), Torino (1 miliardo) e Genova (418,9 milioni). I soldi in arrivo in città andranno a finanziare la prosecuzione della M1 fino a Baggio-Olmi-Valsesia, il prolungamento della M3 fino a Paullo, l’allungamento della futura M4 da Linate a Segrate e la costruzione del «ramo sud» della futuribile linea sei.
Finanziamenti e percorsi
Nel dettaglio la linea rossa arriverà fino a Baggio grazie ai nuovi 180 milioni di euro stanziati da Roma (210 erano già stati messi a bilancio): tre nuove stazioni (Parri-Valsesia, Baggio e Olmi) e 3,3 chilometri per portare la linea 1 ai confini della città e per collegare quartieri, Comuni e viabilità extraurbana alla rete metropolitana. Il secondo progetto finanziato vale invece 420 milioni di euro ed è il prolungamento di una linea che però ancora non c’è. Si tratta della «blu» che dal 2024 collegherà l’aeroporto di Linate alla periferia occidentale della città, ma che vivrà un’inaugurazione parziale a ottobre con l’apertura della prima tratta, dallo scalo cittadino al passante ferroviario di Dateo.
La linea Linate-Segrate
Il nastro non è ancora stato tagliato e già si guarda avanti, a est per l’esattezza. È stata infatti finanziata l’estensione della futura linea: da Linate a Segrate attraverso due nuove fermate, passando sotto l’Idroscalo. Gli altri due progetti sono invece studi di fattibilità. Il primo (5,5 milioni di euro) ha carattere metropolitano e servirà per valutare l’opportunità di allungare l’attuale linea 3 da San Donato a Paullo.
La linea 6 «rosa»
La sorpresa è invece tutta nel finanziamento da 4,5 milioni al progetto di fattibilità tecnica ed economica di una linea nuova di zecca, la possibile M6. Così inedita da non avere nemmeno una precisa fisonomia. Della «sei» si conoscono solo il colore (il rosa) e il «compito»: collegare longitudinalmente i quartieri a sud della città, intrecciandosi a est con l’attuale gialla per fare magari capolino (e probabilmente capolinea) a Ponte Lambro (qui le ipotesi sul tracciato). Il deposito, infine: dal ministero sono in arrivo anche 120 milioni di euro per il restyling della rimessa dei treni della M1 a Molino-Dorino.
Il sindaco Sala
«Il problema delle grandi città oggi è ridurre l’alto numero di veicoli privati che si concentrano soprattutto nel centro storico», dice il sindaco Beppe Sala: «A Milano è necessario l’allungamento delle linee metropolitane perché in città entrano ogni giorno 7-800mila auto. Dieci anni fa avevamo sei auto ogni dieci abitanti, ora siamo a cinque, dobbiamo arrivare a quattro, Poi dobbiamo realizzare il cambiamento dei bus. In città vince la scelta dell’elettrico, ma quando ci si allarga all’area metropolitana si è costretti alla scelta del metano». Anche l’assessora alla Mobilità Arianna Censi è comprensibilmente soddisfatta: «Si tratta di finanziamenti importanti per la nostra città. Una scelta che ci aiuta a sviluppare il trasporto pubblico, rendendolo più attrattivo anche per i residenti della città metropolitana. L’obiettivo continua ad essere quello di offrire valide ed efficienti alternative alla mobilità privata». «Ricordiamoci — aggiunge Censi — che Milano ha diverse centinaia di migliaia di city user e offrire loro la possibilità di raggiungere la città per lavoro, studio o divertimento, senza utilizzare la macchina, consente di liberare posti auto in città e ridurre il traffico automobilistico».
Il ministero
La vittoria ha sempre molti padri. Anche il viceministro leghista Alessandro Morelli s’associa ai festeggiamenti: «Sono davvero soddisfatto dell’esito della conferenza unificata. Queste risorse daranno impulso ad alcuni interventi rimasti nel cassetto per troppo tempo, come quello della nuova linea metropolitana M6. Lo sviluppo della mobilità sostenibile passa dal rafforzamento del trasporto rapido di massa, contribuendo a decongestionare il traffico automobilistico che affligge le grandi città con ricadute positive sull’ambiente e sulla quotidianità di milioni di persone».
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31 marzo 2022 (modifica il 1 aprile 2022 | 08:23)
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